FAQ

Sono pronto per accudire un cane?

Ecco le semplicissime risposte:

Adottare un cane comporta impegno, sacrifici e responsabilità; è una decisione che non deve mai essere presa alla leggera.
I canili dell’ENPA e delle altre associazioni sono costretti a ritirare ogni anno migliaia di animali, le vittime di una decisione troppo affrettata presa dai proprietari che si sono poi resi conto (troppo tardi) che cosa comporta l’avere un cane.
Prima di prendere la decisione di adottare un cane pensateci attentamente, altrimenti chi ne pagherà le conseguenze sarà proprio il vostro amico a quattro zampe.
Ma se sarete pronti ad offrirgli l’affetto e le cure di cui ha bisogno, in cambio lui sarà un fedele compagno e vi darà grandi soddisfazioni.


Le prime cose che dovrete tenere in considerazione sono:
-Tutta la famiglia è d’accordo sull’adozione di un cane? Il cane vivrà inevitabilmente con tutta la famiglia e pertanto la decisione va presa insieme, concordando anche sulla scelta del tipo di cane.
-Quanto tempo avete da dedicare al cane, e per quanto tempo rimarrà solo a casa quando voi siete al lavoro? I cani sono animali socievoli, non amano stare soli, ed oltre alla compagnia hanno bisogno di almeno tre passeggiate al giorno (per i loro bisogni, per l’esercizio fisico e per ricevere adeguati stimoli mentali). Se nessuno in famiglia ha quantomeno la possibilità di tornare a casa per pranzo e per una passeggiata con il cane, forse adottare un cane non è la scelta giusta per voi.
-Siete pronti ad impegnarvi a lungo termine? La vita di un cane è in media di 14 anni; se non siete sicuri di poter garantire le stesse cure ed attenzioni per tutto questo tempo, potrete forse tenere in considerazione l’adozione di un cane più anziano.
-Quanto costa mantenere un cane? Cibo, cuccia, giocattoli, vaccinazioni regolari, trattamenti antiparassitari e vermifughi, sterilizzazione, una pensione se andrete in vacanza e non avrete la possibilità di portarlo con voi, la possibilità di malattie ed incidenti le cui cure necessarie potrebbero essere molto costose……l’elenco e’ lungo ed e’ giusto meditarci sopra.
-Ci sono cambiamenti previsti a breve nella vostra famiglia? Un cane, soprattutto durante il suo inserimento in famiglia, ha bisogno di trovare condizioni stabili a cui potersi adattare. Se avete in previsione un grosso cambiamento, come l’arrivo di un bambino, un matrimonio, un trasloco ecc. è meglio rimandare la decisione.
-Avete altri animali in famiglia? Se non siete sicuri che l’animale che gia possedete apprezzerà un nuovo arrivo, consultate il vostro veterinario di fiducia.
-Allergie? Se non siete sicuri che nessun membro della famigli soffra di allergie verso gli animali potete fare la prova chiedendo ad un amico che possiede un cane di portarlo a casa vostra per qualche ora.
-Tieni molto alla casa e alla pulizia? Almeno per i primi giorni, è del tutto normale che il cane abbia degli “incidenti”, inoltre il cane perde peli, e potrebbe masticare alcuni oggetti.
Se a questo punto siete convinti di volere un cane, la prossima cosa a cui pensare è che tipo di cane sia il migliore per voi.
Come le persone, i cani sono individui, ed ognuno di loro possiede carattere ed attitudini diverse: la buona riuscita di un’adozione dipende in gran parte dalla scelta del tipo di cane.

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Che cosa devo fare se un cane si gratta troppo?

Il prurito viene percepito solo quando il cane supera la cosiddetta “soglia del prurito”: un limite, assolutamente soggettivo, fino al quale l’animale riesce a tollerare, senza grattarsi, gli stimoli potenzialmente in grado di provocare prurito. Se questa soglia è bassa, l’animale si gratterà anche per stimoli molto lievi (ad esempio, se la sua pelle è secca). Viceversa, se la soglia è alta, serviranno intensi stimoli di prurito perché il nostro amico cominci a grattarsi. Al superamento di questa fatidica soglia concorrono svariati fattori che, oltre alle classiche allergie (es. alimenti, parassiti), comprendono la secchezza cutanea, lo stress, le infezioni, le alte temperature o il contatto con l’acqua. Se presenti contemporaneamente, questi fattori sommano i loro effetti e, determinando il superamento della fatidica “soglia”, scatenano l’impulso a grattarsi.

Se un cane si gratta spesso,la motivazione più semplice è perchè abbia le pulci,in tal caso,si consiglia di portarlo dal veterinario e dargli cure e medicinali,per evitare che il prurito persisca ancora.

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Il mio cane ringhia spesso,ho paura,che faccio??

Cominciamo col dire che aggressività e gioco spesso vengono confusi dal neofita: mi sono vista arrivare al campo decine e decine di cani che per telefono erano stati descritti come “aggressivi e pericolosi” (specie nei confronti dei bambini) e che all’atto pratico si sono rivelati semplicemente cuccioli che ringhiavano giocando, o che mordicchiavano per gioco.

Il tipico "sorriso" pacificatore di un dalmata

Qualcuno confonde anche il ringhio col “sorriso” tipico di alcune razze (per esempio il dalmata), che è invece un segnale di amicizia-pacificazione: difficilmente però il “sorriso” si riscontra nei cani molto giovani (a meno che non siano figli di una cagna sorridente e non imitino il suo comportamento), perché si ritiene che nel cane esso sia una vera e propria imitazione del sorriso umano, che si riscontra quindi quando il cane ha imparato il significato amichevole del nostro sorridere.
Come può un neofita distinguere il ringhio giocoso da un ringhio minaccioso?
Agli “addetti ai lavori” scappa sempre da ridere, quando arriva la sciuramaria preoccupatissima e si scopre che il suo cucciolo sgrufola semplicemente di eccitazione quando gioca al tira-molla col bambino di casa: per chi conosce i cani c’è un tale abisso tra una manifestazione aggressiva e una di gioco che ci sembra impossibile incorrere in questi equivoci.
Eppure, se andiamo proprio a vedere, le sciuremarie non hanno a disposizione troppi mezzi per distinguere, visto che il mezzo principale è solo l’esperienza (che a loro manca) e la capacità di “leggere” l’atteggiamento generale del cane (che loro non hanno).

In realtà il ringhio è sempre un segnale di minaccia: equivale un po’ a frasi come “vieni qui che ti spacco la faccia”, o “se continui ti faccio a pezzi!”.
E’ chiaro che c’è una bella differenza tra le stesse frasi pronunciate da due amici che stanno scherzando, o tra due sconosciuti che stanno litigando sul serio: ma le frasi sono identiche, quello che cambia è il “contorno”.
Nel primo caso la persona che pronuncia la frase sarà rilassato e starà sorridendo o ridendo, mentre nel secondo avrà espressione, postura, cipiglio aggressivi.
Lo stesso succede con i cani: ma se ancora non sappiamo capire “che faccia fa” un cane rilassato piuttosto che uno nervoso e teso, andremo poco lontano.
Quindi, consiglio numero uno: leggersi qualche buon libro sul linguaggio del cane, la sua mimica facciale e corporea, i segnali che invia.

Consiglio numero due: imparare a distinguere il cosiddetto “growl”, e cioè il ringhio a bocca chiusa (o a bocca piena, perché il cucciolo lo emette giocando quando ha in bocca un manicotto o uno straccio) dallo “snarl”, il ringhio a bocca aperta.
Mentre il primo può essere un semplice avvertimento (“basta, son stufo”; oppure “non venire più avanti di così”, o “non toccarmi, non gradisco”) o un’espressione di gioco (l’equivalente del  “ti faccio a pezzi” umano pronunciato per scherzo), il secondo è sempre e solo un ringhio di seria minaccia, che può essere seguito dall’aggressione vera e propria.
Ci sono anche gradi intermedi tra il “growl” e lo “snarl”: il cane – anche nel giro di pochi secondi – può cominciare a ringhiare a bocca chiusa e denti coperti, poi sollevare le labbra scoprendo i denti, infine aprire la bocca e passare alla minaccia più consistente.

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Parecchie domande e risposte sui cani

Pronti per una nuova FAQ?! E allora VIA!!!

 

Cani: domande e risposte

Si possono tagliare code e orecchie?
Secondo l’articolo 10 della Convenzione del Consiglio d’Europa numero 125, relativa alla protezione degli animali da compagnia, è disposto il divieto di praticare interventi chirurgici finalizzati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia se non per fini terapeutici.

Si può far sterilizzare un cane?
La sterilizzazione è uno strumento per combattere abbandoni e randagismo, il tariffario dell’ordine dei Veterinari è affisso, solitamente, nei canili pubblici. La sterilizzazione è obbligatoria per i randagi che si trovano nei canili.

L’abbandono di un cane è punito?
Dal 15 gennaio 2003 l'abbandono è un reato punito con la reclusione fino ad un anno o con un'ammenda da 1.000 a 10.000 Euro. L’abbandono deve essere denunciato a qualsiasi organo di Polizia.

Cosa fare quando muore un cane?
La morte dell'animale va comunicata entro tre giorni all'ufficio dell'Anagrafe canina del Comune di residenza. I resti di un cane sono ritenuti rifiuti speciali, per cui devono essere inceneriti in appositi impianti. E' consentito il sotterramento per gli animali da compagnia in terreni privati cittadini a condizione che il Servizio Veterinario Asl opportunamente interpellato decida che non vi siano controindicazioni.

È possibile addestrare un cane?
Tutti i cani possono essere addestrati, meglio se da piccoli e meglio se da un esperto in materia e comunque a determinate condizioni:

  • è vietato l’addestramento inteso ad esaltare la naturale aggressività dell’animale;
  • è vietata qualsiasi operazione di selezione o incrocio tra razze di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività;
  • è vietata la sottoposizione di cani a doping.

È possibile assicurare un cane?
E' consigliabile stipulare una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi.

Sono obbligatori guinzaglio e museruola?
Per tutelare l’incolumità dei cittadini, per le strade, tutti i cani devono indossare museruola o guinzaglio. I due mezzi di protezione devono essere utilizzati contemporaneamente nei locali e sui mezzi di trasporto pubblici.

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Contatti

viki del "vivo per i cani"